Shopping via smartphone, il game changer sarà l’intelligenza artificiale

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I consumatori chiedono soprattutto una semplificazione della user experience: sarà possibile grazie alle tecnologie emergenti e all’intelligenza artificiale.

Gli utenti chiedono una semplificazione della user experience. Ed entro tre anni ci aspettano maggiordomi digitali e acquisti ricorrenti automatizzati. La fotografia scattata da uno studio del Consumer Lab di Ericsson

Fare shopping via smartphone potrebbe essere uno dei fattori che faranno esplodere l’e-commerce, ma perché questo avvenga è necessario superare alcuni ostacoli che ancora impediscono agli utenti l’esperienza d’acquisto ottimale: sarà possibile grazie alle tecnologie emergenti e all’intelligenza artificiale. E’ quanto emerge dalla ricerca “Beyond smartphone shopping – the rise of smart assistants”, appena pubblicata dal ConsumerLab di Ericsson, che vuole fare luce sull’impatto che le nuove tecnologie stanno avendo sulla modalità di fare shopping e acquistare beni. Il sondaggio è stato svolto in 10 città in Europa, America e Asia su un 5.048 utenti internet tra i 15 e i 69 anni. Il campione è stato scelto privilegiando gli “early adopters”. In particolare il 43% del campione è considerato uno “smartphone shopper” ossia un individuo che fa shopping con il suo smartphone almeno una volta alla settimana, il 45% del campione utilizza gli assistenti vocali digitali su base settimanale e il 35% utilizza la realtà aumentata (Ar) o realtà virtuale (Vr) almeno una volta alla settimana.

Tra i principali problemi per lo shopping via smartphone c’è l’ampiezza limitata dello schermo, un inconveniente che induce il 40% del campione a ritenere utile l’introduzione di uno shopping assistant per restringere e semplificare le scelte d’acquisto. Sempre in nume della semplificazione gli acquirenti più attivi via smartphone sarebbero propensi a utilizzare soluzioni di realtà aumentata e realtà virtuale per bypassare i limiti dello schermo. In ogni caso la richiesta più frequente che arriva da questo genere di consumatori è quella di semplificare la user experience: il 48% vorrebbe vedere solo gli articoli più rilevanti mentre fa shopping mentre il 63% vorrebbe ricevere assistenza nel confrontare i prezzi dei vari articoli. Secondo il report inoltre lo shopping non sarà più dominato dalla competizione sui prezzi, ma dalla flessibilità, che diventerà il nuovo vantaggio chiave: il 66% del campione infatti apprezza la comodità di poter acquistare ovunque e su richiesta dal proprio smartphone, e il 36% ritiene che i negozi fisici debbano essere più economici dei rispettivi online.

Quanto al ruolo dell’intelligenza artificiale, emerge dalla ricerca che gli utenti sono sempre più interessati all’automatizzazione degli acquisti, che potrebbe essere utile per gli acquisti quotidiani di cibo e dei beni di uso comune. Inoltre il 44% degli acquirenti da smartphone desidera un assistente digitale che riceva le consegne quando non si è a casa, e il 68% pensa che tutto questo sarà di tendenza in soli 3 anni.

Proprio la prospettiva di automatizzare le procedure di acquisto apre una serie di interrogativi sul futuro dei punti vendita fisici, circa il 64% degli utenti di Ar e Vr pensa che tra 3 anni quasi tutti gli acquisti avverranno tramite lo smartphone e i negozi fisici spariranno. Il 66% degli attuali utenti di Ar e Vr ritiene che la tecnologia ridimensionerà i negozi fisici che occuperanno meno spazio in soli tre anni, e il 52% del compione complessivo ritiene che un minor numero di persone si recherà in negozi fisici in futuro e di conseguenza aumenteranno le consegne a domicilio automatizzate e preventive.

(Di A.S. Redazione CorriereComunicazioni.it)

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