McKinsey: 'Nel 2018 la moda crescerà ad un ritmo più veloce, tra il 3,5% e il 4,5%'

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Per fine anno le vendite dell'industria della moda, su scala mondiale, dovrebbero mostrare una crescita tra il 2,5% e il 3,5% ma nel 2018 potrebbero salire a un tasso tra il 3,5% e il 4,5%.

Per fine anno le vendite dell'industria della moda, su scala mondiale, dovrebbero mostrare una crescita tra il 2,5% e il 3,5% ma nel 2018 potrebbero salire a un tasso tra il 3,5% e il 4,5%, come si legge nel report The State of Fashion 2018.

Dall'analisi di The Business of Fashion-BoF e McKinsey & Company emerge che, nonostante l'accelerazione, il settore resta sotto la media di lungo periodo pari al +5,5%.

Se invece si confrontano le previsioni per il 2018 con il +1,5% segnato nel 2016 si nota che la fashion industry triplicherà il ritmo di marcia.

A trainare la moda globale saranno soprattutto i mercati emergenti di Asia-Pacifico (tra cui Cina, Vietnam e India), dove è previsto un incremento della domanda tra il 6,5% e il 7,5%, seguiti dagli emergenti europei (+5,5%-+6,5%).

Stesso passo è atteso per l'America Latina e l'area Medio-Oriente e Africa (+5%-+6%). Per il Nord America è ipotizzato invece un aumento delle vendite tra l'1% e il 2% e per l'Europa "matura" tra il 2% e il 3%.

Tra le merceologie più dinamiche spiccano lo sportswear, con un incremento delle vendite 2018 fra il 6% e il 7%, seguito dalla categoria borse e valigie (+4,5%-+5,5%).

Tenendo conto della categoria di prezzo, i settori più in accelerazione sono quelli agli antipodi: si tratta del lusso e del target discount per cui è previsto un +4%-+5%.

Il report, elaborato tenendo conto delle interviste di 500 aziende e 230 esperti del settore moda, indica anche i maggiori fattori che nel futuro impatteranno sul fashion business.

L'incertezza e la difficoltà di formulare previsioni saranno il new normal e nonostante le spinte ai nazionalismi e il reshoring, la globalizzazione non si fermerà, grazie anche all'estensione della banda larga a nuovi territori. Inoltre l'Asia, con i due terzi delle start up dell'e-commerce mondiale, si candida al ruolo di pioniere dell'innovazione tecnologica.

Sul fronte consumi, cura e personalizzazione saranno sempre più importanti per gli shopper, per i quali diventerà prioritario ricercare un prodotto sulle piattaforme online. Si prospetta inoltre un aumento dei pagamenti online e la possibilità di introdurre intelligenze artificiale in tutti i segmenti della catena del valore del fashion.

Per quanto riguarda la sostenibilità, diventerà parte integrante dei sistemi di pianificazione. Il mercato dell'off-price continuerà a svilupparsi, perché è una soluzione allo smaltimento delle rimanenze e al rallentamento della crescita.

Infine è ipotizzabile un cambio culturale nel fare impresa, che ricalchi il modello delle startup, specie per quanto riguarda l'agilità, la propensione a collaborare con altre realtà e l'apertura: la sempre più pressante necessità di innovare lo rende quanto mai urgente.

(di E.F. Redazione FashionMagazine.it )