Kiton segna +30% in Cina e debutta nell’homewear

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L’azienda partenopea stima di archiviare il 2020 con un calo del fatturato tra il 15 e il 20%, ma con un traino positivo dall’Asia. L’a-i 2021/22 presenta i primi pezzi per la casa, mentre la linea Knt cresce +10%.

L’azienda partenopea stima di archiviare il 2020 con un calo del fatturato tra il 15 e il 20%, ma con un traino positivo dall’Asia. L’a-i 2021/22 presenta i primi pezzi per la casa, mentre la linea Knt cresce +10%

Kiton archivia i 12 mesi con un traino dall’estero, che oggi pesa per l’85% sul totale e nuovi progetti nell’offerta. L’azienda sartoriale partenopea ha accusato una flessione dei ricavi in relazione all’emergenza sanitaria, registrando però un traino positivo nell’area orientale. «Nel 2020 prevediamo un calo tra il 15 e il 20% del turnover, in linea con la media generale. Alcuni mercati hanno però risposto molto bene, come quello asiatico, soprattutto la Cina, con vendite in corsa del 30% a fine anno.

Questo ci fa ben sperare che anche qui, quando le cose si aggiusteranno, ci sarà un rimbalzo dei numeri, che abbiamo già notato nei periodi in cui si era un po’ allentata la morsa della pandemia», ha spiegato a MFF Antonio De Matteis, ceo del marchio. «Anche la Russia ha avuto ottime performance, speriamo che ripartano gli Stati Uniti. In generale siamo molto fiduciosi per il secondo semestre del 2021 grazie al vaccino, il cliente finale ha voglia di tornare a vivere dopo mesi di chiusure».

Sul fronte offerta, l’imprenditore ha poi sottolineato che il womenswear, che rappresenta il 15% del business, sta dando risultati soddisfacenti, così come la linea Knt e il suo unconventional tailoring firmato da Mariano e Walter De Matteis, terza generazione di famiglia, cresciuta di quasi il 10%. «Abbiamo inserito per la prima volta anche articoli per la casa e il tempo libero, ovvero una serie di cuscini e una coperta di maglia in puro cashmere. Vediamo come andrà e se ampliare la gamma», ha proseguito De Matteis.

«La pandemia ha portato a un cambiamento del modo del vestire e dei costumi, quindi abbiamo lavorato su un formale più rilassato per la nuova collezione invernale, proponendo giacche e tessuti morbidi e pantaloni con coulisse sotto all’abito. L’uomo quando tornerà a viaggiare continuerà a richiedere quel comfort a cui si è abituato», ha concluso. Nella cold season il classico suit si spezza e la maglieria diventa sempre più importante, grazie a cashmere in diversi pesi e lavorazioni.

I pants hanno una costruzione sartoriale sciolta sui fianchi e asciutta sul fondo. La preziosa vicuña, eccellenza di Kiton, debutta anche su capi leisure, come giubbini trapuntati e pullover. Infine, dopo il successo dell’esordio durante la scorsa stagione, le sneakers in cashmere vengono riproposte nella stessa palette della collezione.

(a cura della Redazione, MF Fashion)