Roberto Da Re (Venistar): «Noi come direttori dell'orchestra omnichannel»

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L'innovazione digitale con il cliente al centro è un mantra per Venistar, il cui presidente Roberto Da Re ha parlato alla recente Ceo Roundtable on Commerce Innovation.

L'innovazione digitale con il cliente al centro è un mantra per Venistar, il cui presidente Roberto Da Re ha parlato alla recente Ceo Roundtable on Commerce Innovation.

«Venistar - ha esordito - si definisce una digital fashion company per il lusso, la moda e il design», una realtà "FashionAble" specializzata nello sviluppo, fornitura e implementazione di soluzioni innovative dei processi tipici dei settori fashion & luxury in ambito retail, wholesale e distribution.

«Ci avvaliamo di una conoscenza profonda degli ambiti in cui operiamo - ha proseguito Da Re - frutto di un importante bagaglio di esperienza. Sul mercato da 14 anni, siamo un centinaio di persone con oltre 70 clienti, di cui molti internazionali. Le nostre applicazioni vengono attualmente utilizzate da più di 30mila clienti mondiali in una quarantina di Paesi».

Il punto di partenza è conoscere molto bene il cliente, che deve sentirsi seguito e a proprio agio su tutti i canali: per fare un esempio, uno studio di Accenture rivela che l'89% di un panel si dice frustrato a dover ripetere le proprie problematiche a più rappresentanti di un marchio e il 50% di un campione interpellato da Forrester si aspetta di poter acquistare online e ritirare la merce instore.

«Che una persona compri attraverso l'e-commerce, nel negozio fisico e in qualunque altro touchpoint, il brand di riferimento è sempre lo stesso - ha sintetizzato il presidente di Venistar - e come tale deve essere recepito. Un discorso che presuppone la necessità di servizi personalizzati in ogni passaggio».


Nella foto: Roberto Da Re, Presidente Venistar

Affinché un marchio guadagni un reale vantaggio competitivo, occorre agire su quattro fronti: «Implementare servizi innovativi, gestire i canali fisici e digitali in modo integrato, ottimizzare la gestione dello stock distribuito e il workflow di evasione degli ordini omnichannel e, non ultimo, fornire all'organizzazione un cockpit omnicanale integrato, all'insegna di velocità, qualità e flessibilità». «In poche parole - ha precisato Da Re - avvalersi di servizi orientati al global shopper, la cui modalità di acquisto è omnicanale».

Il manager ha concluso il suo intervento puntualizzando che «esiste una galassia di sistemi che interagiscono tra loro in modo abbastanza scoordinato: noi mettiamo al centro la nostra soluzione».

«Penso a un'orchestra dove ci sono tanti musicisti, bravi ma ognuno con il suo spartito - ha affermato -. Se suonano tutti assieme e non hanno un direttore d'orchestra in possesso dello spartito di ciascuno, quello che si sente è rumore, non musica. Avere una funzione unica all'interno dell'azienda, che si chiami omnichannel o headless commerce, è prioritario. Tutto ruota intorno a questo. Headless significa senza testa: noi non facciamo qualcosa che si vede, siamo il direttore d'orchestra alle prese con una moltitudine di fattori (Crm, e-commerce, antifrode, marketing automation, marketplace e molto altro), impegnati a far funzionare tutto in modo coordinato».

(a cura della Redazione, Fashion Magazine)