Borbonese: "Oggi più che mai continuiamo a investire"

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Sostenibilità, digitalizzazione, internazionalizzazione: il momento difficile non frena il percorso di Borbonese, che continua a lavorare su più fronti per ampliare i propri orizzonti. Ne parla il ceo, Alessandro Pescara, intervistato da Fashion Magazine.

Sostenibilità, digitalizzazione, internazionalizzazione: il momento difficile non frena il percorso di Borbonese, che continua a lavorare su più fronti per ampliare i propri orizzonti. Ne parla il ceo, Alessandro Pescara, intervistato da Fashion Magazine.

I mesi della pandemia non hanno rallentato il cammino di Borbonese, etichetta iconica del mondo della pelletteria, che ha continuato a investire in nuovi progetti e ne ha in serbo altri per l’anno appena iniziato. Anche il prodotto amplia la visuale, grazie alla collaborazione con Dorian Tarantini e Matteo Mena, a cui è affidata la supervisione creativa, sia della parte ready-to-wear che di quella accessori. Ne parla in questa intervista il ceo del brandAlessandro Pescara, a cui è affidata anche la guida della divisione licenze BRB, che produce le borse di Roberta di Camerino e fresca di una nuovissima intesa con Thun. Due anime di una stessa realtà, il gruppo Confinvest, che ha chiuso il 2019 con un fatturato di 33 milioni di euro.

Con quali strategie avete affrontato il difficile 2020 della pandemia e quali sono le sfide di questo nuovo anno?
Siamo in una fase molto importante per il gruppo e, nonostante il momento delicato e complesso, continuiamo a investire in nuovi progetti e in comunicazione, anche perché la resilienza è sempre stato il nostro punto di forza, di pari passo con coesione e continuità, elementi fondamentali per la costruzione di una forte credibilità sul mercato.

Quali le strategie relative a Borbonese e come evolve il prodotto?
Per Borbonese il 2021 sarà un anno importante. Per prima cosa c’è una forte attenzione alle tematiche eco: la collezione della SpringSummer 2021 sarà al 50% sostenibile, sia nella parte in nylon, sia in quella in pelle, e abbiamo ampliato il discorso a tutto il packaging, dalle shopper in negozio alle scatole delle scarpe. Stiamo dando forza inoltre a un progetto molto importante, a metà tra arte e moda, che coinvolgerà Italia e Germania, i nostri mercati di riferimento.

A proposito di sostenibilità: quali sono i nuovi progetti su cui state lavorando?
Come dicevo, siamo arrivati ad avere una gran parte di collezione certificata come sostenibile e per un brand di pelletteria non è così facile, soprattutto sull'offerta in pelle. Stiamo investendo molto in ricerca e sviluppo per portare la percentuale al 100% in breve tempo. Per noi la sostenibilità non è solo green, ma anche riscoperta e valorizzazione delle eccellenze locali italiane. Abbiamo appena concluso una nuova edizione di Officina Borbonese, il progetto di talent in collaborazione con le più importanti scuole di moda internazionali.

La creatività è affidata sempre a Dorian Tarantini e Matteo Mena?
Dorian e Matteo si occupano di tutta la supervisione creativa, sia della parte ready-to-wear che di quella accessori. La loro interpretazione di Borbonese chiara, moderna e coerente è essenziale per riuscire a guadagnare nuove quote di mercato tra il pubblico più giovane, senza tralasciare la tradizionale clientela.

Oltre alle borse, avevate iniziato a lavorare anche sull’abbigliamento e i bijoux di Borbonese: proseguite?
I bijoux sono da sempre presenti nella storia del brand e anzi Borbonese nasce con le riproduzioni di gioielli celebri per le signore dei primi del ‘900. Anche oggi sono una parte essenziale della collezione, come coordinamento della pelletteria e come del resto il ready-to-wear. Il core business dell’azienda rimangono le borse, ma avere un total look permette di definire al meglio l’immaginario della donna Borbonese.

Quali sono oggi i principali mercati per il marchio?
Italia, Germania e Giappone sono in pole position e per il 2021 puntiamo sulla Russia.

In un momento in cui il retail fisico soffre, avete da poco riacquisito i monomarca di Torino e Pisa: quali le vostre strategie in termini di omnicanalità?
Stiamo scoprendo nuove forme di vendita tramite inedite piattaforme o sistemi. Quest’anno, a seguito di un processo di digitalizzazione durato due anni, riusciremo inoltre ad avere un CRM integrato multicanale.

Come evolve l’e-commerce? In quali Paesi è attivo?
Con questo canale presidiamo l'intera Europa e ora stiamo entrando negli Stati Uniti con un progetto importante.

Come utilizzate i social media?
Per noi sono essenziali. Siamo arrivati più tardi di altri brand a scoprirne le potenzialità, ma ora direi che abbiamo una case history interessante. Per noi sono un importante mezzo di comunicazione con le nuove generazioni.

Il gruppo a cui fa capo Borbonese ha creato una società che si occupa di sviluppo licensing, BRB...
BRB licensing, azienda specializzata in licenze nell’ambito della pelletteria di proprietà del gruppo Confinvest, raccoglie al suo interno un know-how e un’expertise sul fronte design, merchandise e commerciale, che le permettono di proporsi come il partner ideale per qualsiasi brand che vuole completare la sua offerta con la pelletteria. Per coerenza con la tradizione dell’azienda siamo più inclini a cercare brand dal grande heritage, ma non escludiamo anche di affiancarci a newcomer del settore.

Nel 2019 avete acquisito la licenza di Roberta di Camerino: come avete impostato la strategia?
Siamo molto soddisfatti: il brand è famoso in tutto il mondo e ha un heritage forte e caratterizzante. Siamo partiti dal recuperare, per renderle moderne, le forme e le grafiche iconiche prese dall’archivio storico di Giuliana Coen. La riconoscibilità di questi segni distintivi, unita a un rapporto qualità/prezzo interessante, ci ha permesso di entrare in due stagioni in circa 200 punti vendita in Italia.

Comunicherete a breve una nuova licenza con un noto marchio lifestyle: quali saranno i contenuti e il target della linea?
La nuova partnership è una delle opportunità colte lo scorso anno. Nata da una comunità di intenti e di valori, si tratterà di una collezione di borse e piccola pelletteria per un marchio molto noto in un ambito merceologico non moda. I prodotti verranno distribuiti sia nelle boutique monomarca del brand che in selezionati punti vendita wholesale in tutta Italia, a partire da agosto 2021. La prima stagione sarà appunto l’autunno-inverno 2021.

(a cura di Carla Mercurio, Fashion Magazine)