Jeckerson, il nuovo corso parte dal Quadrilatero

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Il rilancio di Jeckerson parte da Milano. Dopo un processo di ristrutturazione finanziaria, il marchio bolognese di casualwear ha dato forma concreta al suo piano di riposizionamento che interesserà Stati Uniti ed Europa. 

Jeckerson riparte da Milano. Il 4 ottobre, il brand bolognese ha inaugurato il flagship store al civico 1 di corso Matteotti, il primo step dopo la presentazione del business plan dello scorso maggio, in seguito all’omologa da parte del Tribunale di Bologna sulla proposta di concordato in continuità. Il processo di ristrutturazione finanziaria ha visto l’ingresso nel capitale delle tre banche che detenevano la maggior parte del passivo attraverso azioni di classe B (Mps, Unicredit e Ge Capital) e l’estinzione dei debiti per 90 milioni di euro che gravavano sull’azienda. Ora il marchio bolognese di proprietà del fondo inglese Stirling Square Capital Partners è pronto a tornare in campo mantenendo inalterato il suo organico di circa 180 dipendenti.


Flagship Jeckerson in corso Matteotti

“Il restyling di questo store – ha dichiarato a Pambianconews l’AD del brand Gian Maria Argentini – segue la nuova filosofia del brand, e verrà replicato in alcuni dei 35 monomarca attualmente presenti sul territorio italiano. Il payoff ‘Do not go gentle’ rispecchia l’invito da parte di Jeckerson ad avere coraggio, mostrare la propria personalità. Questo vuole essere un vero e proprio punto di partenza del nostro rilancio, che continuerà con l’espansione internazionale. Stiamo infatti studiando l’apertura dei primi monomarca all’estero, che potranno interessare due zone, sia gli Stati Uniti sia l’Europa nello specifico Germania o Spagna.” 

Il punto vendita di 120 mq si contraddistingue per l’utilizzo di elementi architettonici milanesi affiancati a strutture industriali in ferro. Una teca in vetro all’ingresso permette di valorizzare la presenza di capsule come quella realizzata dai calligrafi Daniele Tozzi e Luca Barcellona. Il progetto è stato curato dallo studio Meregalli Merlo Architetti Associati.

Tra gli obiettivi in programma per i prossimi mesi spicca l’espansione all’estero. “Attualmente siamo presenti negli Stati Uniti in circa 15 punti vendita wholesale. Potremo scegliere di aprire lì il nostro primo store oltreconfine, oppure sperimentare i mercati europei che riteniamo più interessanti, in primis Spagna e Germania”, continua il manager.

Jeckerson ha archiviato il 2016 con un fatturato di 30 milioni di euro. “Prevediamo di chiudere il 2017 il linea con i risultati dello scorso anno. Da settembre abbiamo constatato risultati particolarmente positivi nei nostri monomarca”, precisa Argentini confermando la volontà di arrivare a quota 40 milioni nel 2020.

“Jeckerson è da sempre associato ai pantaloni caratterizzati dalla ‘toppa’, elemento che verrà ulteriormente messo a focus attraverso nuove capsule collection, ma ci stiamo impegnando per offrire un total look sempre più completo”, spiega l’AD.

Per la primavera/estate 2018, Jeckerson lancerà infatti l’underwear insieme a Canepa, già partner per beachwear e accessori tessili, mentre il segmento kidswear è in licenza a Casillo.


Interno dello store Jeckerson in corso Matteotti

Sulla possibilità di un ritorno del brand tra i padiglioni di Pitti Uomo, Argentini conclude:

Saremo di nuovo in fiera, ma non a breve. Prima necessitiamo di un progetto significativo, dal respiro internazionale”.

(Redazione Pambianconews)