Nuovi consumatori: è l’epoca dei free rider

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Imprevedibile, iperinformato e infedele: questo il ritratto del consumatore che emerge dall’indagine "Lo sviluppo italiano e il ruolo sociale della distribuzione moderna" svolta dal Censis.

Imprevedibile, iperinformato e infedele: questo il ritratto del consumatore che emerge dall’indagine "Lo sviluppo italiano e il ruolo sociale della distribuzione moderna" svolta dal Censis e presentata a Roma il giorno 11 luglio.

In occasione della pubblicazione del «50° Rapporto sulla situazione sociale del Paese», il Censis ha ripercorso i sentieri di evoluzione della vita economica, sociale e istituzionale italiana. Un ambito decisivo è stato quello dei consumi quotidiani: il carrello della spesa è da sempre la nostra bilancia collettiva per capire meglio le trasformazioni di stili e qualità della vita degli italiani. Dagli anni del miracolo economico fino alla recente crisi, alla storia della spesa degli italiani si affianca quella della Distribuzione moderna organizzata, un protagonista primario non solo dello sviluppo dei consumi, ma dello sviluppo italiano.

Il nomadismo non caratterizza solo il comportamento del cliente in ambito alimentare, ma anche nel settore moda, con il 74,7% delle scelte d’acquisto condizionate da esigenze e promozioni. Le offerte sono state scoperte da 46,8 milioni di italiani grazie a volantini cartacei e da 26,7 milioni tramite app scaricate sugli smartphone.

Un fattore che incide sulla scelta è l’eticità della produzione: l’83,5% degli acquirenti ritiene importante che gli articoli selezionati rispondano anche alle personali convinzioni morali e sociali.

Sempre più strategico il ruolo di Internet: 31,7 milioni di italiani maggiorenni nell’ultimo anno si sono informati tramite i social network in merito ad articoli che intendevano comprare, mentre 20,4 milioni hanno pubblicato i propri giudizi personali riguardo a store e qualità dei prodotti.

Il nuovo consumatore iperinformato è abile combinatore di canali d’acquisto diversificati, fisici e digitali. Nonostante la maggioranza (costituita da 46,6 milioni di persone) abbia di recente fatto shopping nei negozi fisici, 30,5 milioni di persone hanno acquistato un prodotto online, dopo averlo visto concretamente nel punto vendita. Mentre 19,6 milioni hanno ordinato articoli sul web, ritirandoli successivamente in negozio.

Il 33% degli italiani ricerca la coesistenza di realtà fisica e virtuale nei punti vendita frequentati e la possibilità di usufruire dell’innovazione tecnologica, senza rinunciare all’esperienza tradizionale d’acquisto.

L’indagine ha messo a fuoco anche le aspettative dei consumatori per il futuro: emerge il desiderio di trovare una gamma sempre più vasta di prodotti a prezzi competitivi, coupon personalizzati, modalità di pagamento più rapide, orari di apertura prolungati e wi-fi.

(a cura della redazione di Fashion Magazine)